Comunicato stampa
ZIO ACCUSATO DI AVER UCCISO IL NIPOTE

L’imputato rischia fino a 25 anni di carcere a vita
Il procuratore distrettuale del Queens Melinda Katz ha annunciato che Durran Morgan è stato accusato di omicidio nella morte di suo nipote di 25 anni dopo una piccola disputa familiare a St. Albans durante il fine settimana del Memorial Day. Morgan è anche accusato di aver sparato e ferito una giovane donna durante l’incidente.
Il procuratore distrettuale Katz ha dichiarato: “Di volta in volta stiamo assistendo a piccole dispute che si intensificano fino all’uso della forza mortale. Dobbiamo continuare a fare tutto il possibile per togliere le armi illegali dalle nostre strade per fermare le uccisioni insensate”.
Morgan, 38 anni, di Pineville Lane, St. Albans, è stato accusato oggi di omicidio di secondo grado, tentato omicidio di secondo grado, aggressione di primo grado e possesso criminale di un’arma di secondo grado. Il giudice della Corte penale del Queens Scott Dunn ha ordinato a Morgan di tornare in tribunale il 12 giugno. Rischia fino a 25 anni di carcere a vita se condannato.
Secondo la denuncia, il 27 maggio, verso le 21:30, al 188-10 di Pineville Lane, Morgan ha sparato a suo nipote di 25 anni, Chevaughn Millings, più volte al petto e alle gambe. Morgan ha anche sparato a una donna di 20 anni che si trovava vicino a Millings. È stata colpita più volte nella parte inferiore del corpo.
L’indagine è stata condotta dal detective Brian Heerey, del distretto 113 del dipartimento di polizia di New York e dal det. Kevin Granger, della squadra omicidi del Queens.
L’assistente procuratore distrettuale Courtney Charles e Kenneth Koo dell’Ufficio omicidi del procuratore distrettuale stanno perseguendo il caso sotto la supervisione degli assistenti procuratori distrettuali Peter McCormack III e John W. Kosinski, vice capi ufficio senior, e Karen Ross, vice capo dell’ufficio, e sotto la supervisione generale dell’assistente procuratore distrettuale esecutivo per i crimini principali Shawn Clark.
**Le denunce penali e i rinvii a giudizio sono accuse. Un imputato è presunto innocente fino a prova contraria.
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