Comunicato stampa

IL GRAN GIURÌ DEL QUEENS INCRIMINA UN UOMO PER ATTACCHI CASUALI A MUSULMANI; L’IMPUTATO È ACCUSATO DI RAPINA E AGGRESSIONE COME CRIMINE D’ODIO

Il procuratore distrettuale del Queens Melinda Katz ha annunciato oggi che Naved Durrni, 30 anni, è stato incriminato da un gran giurì della contea di Queens e rinviato a giudizio presso la Corte Suprema per rapina, aggressione a scopo di odio e altre accuse. In tre episodi distinti, l’imputato avrebbe inseguito per strada persone che riteneva musulmane, le avrebbe colpite e avrebbe urlato frasi anti-musulmane nel giugno e luglio 2021.

Il procuratore distrettuale Katz ha dichiarato: “Come si sostiene, l’imputato era motivato dai propri pregiudizi e preconcetti quando ha seguito e colpito quattro diverse vittime che riteneva fossero musulmane. Questo tipo di comportamento odioso non sarà tollerato nel Queens, la contea più diversificata del Paese. L’imputato deve ora affrontare la giustizia nei nostri tribunali per le sue presunte azioni”.

Durrni, di 106th Avenue a Jamaica, Queens, è stato chiamato in giudizio oggi davanti al giudice della Corte Suprema del Queens Toni Cimino con un’accusa di otto capi d’imputazione. L’imputato è accusato di rapina di secondo grado come crimine d’odio, aggressione di terzo grado come crimine d’odio, molestie aggravate di secondo grado, possesso criminale di un’arma di terzo grado e minaccia di secondo grado come crimine d’odio. Il giudice Cimino ha ordinato all’imputato di tornare in tribunale il 24 gennaio 2022. Durrni rischia fino a otto anni di carcere se condannato.

Secondo le accuse, il20 giugno, intorno alle 21:15, l’imputato ha incontrato un uomo e una donna che camminavano vicino a Liberty Avenue e Lefferts Boulevard. Durrni si è avvicinato all’uomo di 31 anni e lo ha presumibilmente colpito senza provocazione, continuando ad aggredire la donna di 24 anni tirandole l’hijab. Ha poi inseguito i due quando hanno cercato di allontanarsi da lui attraversando la strada. L’imputato avrebbe anche afferrato e fuggito con una scatola che la donna stava trasportando. Durante l’aggressione, Durrni avrebbe urlato insulti anti-musulmani, dicendo in sintesi “Maometto era un bugiardo”.

Circa un’ora dopo, ha dichiarato il procuratore Katz, l’imputato ha incontrato un’altra coppia che camminava su Inwood Street a Jamaica, nel Queens. Durrni iniziò a seguirli. Ancora una volta, senza motivo, l’imputato avrebbe iniziato a urlare sentimenti anti-musulmani, dicendo in sostanza “Maometto era un bugiardo”. Poi l’imputato avrebbe colpito la vittima, una donna di 56 anni, con un pugno al volto e alla testa. La donna ha riportato la frattura del naso a seguito dell’aggressione ed è stata curata in un ospedale vicino.

Domenica25 luglio, secondo le accuse, il Durrni si trovava davanti al 94-06 di Sutphin Blvd., verso le 18:30, quando avrebbe urtato una donna di 38 anni che si trovava in strada. La vittima indossava abiti tradizionali musulmani. L’imputato le avrebbe urlato che “Maometto era un bugiardo” e “Gesù dice la verità”. Quando la donna ha cercato di chiamare il 911 con il suo cellulare, Durrni avrebbe estratto un coltello e lo avrebbe puntato contro la donna in modo minaccioso prima di fuggire dalla scena.

L’indagine è stata condotta dal detective Michael Diaz, della Task Force per i crimini d’odio del Dipartimento di Polizia di New York.

L’assistente procuratore distrettuale Michael Brovner, capo dell’ufficio crimini d’odio del procuratore distrettuale, sta perseguendo il caso, sotto la supervisione dell’assistente procuratore distrettuale esecutivo per i processi per crimini d’odio Pishoy Yacoub.

**Le denunce penali e i rinvii a giudizio sono accuse. Un imputato è presunto innocente fino a prova contraria.