Comunicato stampa
AGENTE DELLA POLIZIA DI STATO INCRIMINATO E ACCUSATO DI MANOMISSIONE DI PROVE
Il procuratore distrettuale del Queens Melinda Katz ha annunciato oggi che l’agente di polizia di New York Kevin Martin, 45 anni, è stato incriminato da un gran giurì della contea di Queens e rinviato a giudizio presso la Corte Suprema con l’accusa di manomissione delle prove e altre accuse. L’imputato non ha indossato la telecamera indossata durante un arresto del marzo 2019 in cui è stata recuperata una pistola illegale. Nel tentativo di registrare le prove in seguito, l’imputato ha presumibilmente rievocato il ritrovamento dell’arma da fuoco dopo aver attaccato il videoregistratore richiesto alla sua uniforme.
Il procuratore distrettuale Katz ha dichiarato: “La presunta cattiva condotta di un agente che ha giurato di servire e proteggere mina la missione delle forze dell’ordine. Sicurezza pubblica e responsabilità non si escludono a vicenda: vanno di pari passo. È più importante che mai rafforzare la fiducia dei cittadini nel sistema giudiziario penale, ritenendo le persone responsabili delle loro azioni”.
Martin, della contea di Rockland, New York, è stato chiamato in giudizio oggi davanti al giudice della Corte Suprema del Queens Toni Cimino con un’accusa di due capi d’imputazione. L’imputato è accusato di manomissione delle prove e di cattiva condotta ufficiale. Il giudice Cimino ha fissato la data di rientro dell’imputato al 18 agosto 2022. Martin, che è un veterano della polizia di New York da 16 anni, rischia ora fino a quattro anni di carcere se condannato.
Il procuratore distrettuale Katz ha dichiarato che l’imputato e il suo collega, che all’epoca erano assegnati al 109° distretto, erano di pattuglia alle 16:20 circa quando hanno arrestato un automobilista per presunta violazione del codice della strada. La Jeep del 2016 del conducente è stata sequestrata e trasportata in una stazione di polizia di New York.
Secondo le accuse, alle 16:50 circa, l’imputato ha effettuato una perquisizione del veicolo sequestrato che non ha prodotto alcun contrabbando. Più tardi, tuttavia, dopo le 23:30 circa, mentre gli agenti stavano recuperando i beni dalla Jeep, in seguito a una perquisizione, l’imputato ha detto al suo collega di aver trovato una pistola in una scarpa che si trovava all’interno del veicolo.
Secondo le accuse, l’agente di polizia Martin è tornato all’interno del distretto e ha recuperato la sua telecamera indossata dal corpo, l’ha accesa e poi ha presumibilmente rievocato il ritrovamento della pistola nella scarpa all’interno della Jeep. Le prove sono state poi presentate all’ufficio del procuratore distrettuale senza rivelare che il filmato della telecamera indossata da un corpo umano del recupero della pistola era stato messo in scena.
L’indagine è stata condotta dall’Ufficio Affari Interni del Dipartimento di Polizia di New York City, Gruppo 26.
L’assistente procuratore distrettuale senior Phyllis Weiss, dell’Ufficio per la corruzione pubblica del procuratore distrettuale, sta perseguendo il caso sotto la supervisione dell’assistente procuratore distrettuale Khadijah Muhammad-Starling, capo dell’Ufficio, e sotto la supervisione generale dell’assistente procuratore distrettuale esecutivo per le indagini Gerard A. Brave.
**Le denunce penali e i rinvii a giudizio sono accuse. Un imputato è presunto innocente fino a prova contraria.