Comunicato stampa
UOMO CONDANNATO PER TENTATO OMICIDIO PER L’ATTACCO DI WHITESTONE AI MANIFESTANTI DI BLACK LIVES MATTER

Il procuratore distrettuale del Queens Melinda Katz ha annunciato che Frank Cavalluzzi è stato condannato per nove capi d’accusa di tentato omicidio per aver attaccato pacifici manifestanti di Black Lives Matter nel giugno 2020, prima caricandoli indossando un guanto con lame seghettate e poi tentando di investirli guidando il suo SUV sul marciapiede.
Il procuratore distrettuale Katz ha dichiarato: “Un uomo pericoloso sta andando in prigione. È un buon giorno per New York e il Primo Emendamento”.
Dopo un processo di due settimane, Cavalluzzi, 57 anni, della 150th Street a Flushing, è stato condannato per nove capi di tentato omicidio in secondo grado, nove capi di tentata aggressione in primo grado, sette capi di minaccia in secondo grado, possesso criminale di un’arma in quarto grado e guida spericolata. Dopo la condanna di venerdì 18 agosto, il giudice della Corte Suprema del Queens, Michelle A. Johnson, ha fissato la sentenza per il 13 ottobre.
Cavalluzzi rischia fino a 25 anni di carcere per ogni accusa di tentato omicidio.
Secondo le accuse e le testimonianze del processo:
• Il 2 giugno 2020, alle 15:45 circa, all’incrocio tra la Cross Island Parkway e Clintonville Street a Whitestone, un gruppo di manifestanti pacifici ha appeso cartelli e manifesti a sostegno di Black Lives Matter.
• Cavalluzzi si è imbattuto nei manifestanti mentre guidava, ha fermato bruscamente il suo SUV dall’altra parte della strada e ha iniziato a urlare parolacce e insulti razzisti, tra cui: “Sei nel quartiere sbagliato”.
• Poi ha fatto un’inversione a U, è uscito dal veicolo indossando quattro lame seghettate attaccate a un guanto di cuoio legato al braccio destro e ha inseguito diversi manifestanti agitando il guanto a lama e urlando contro di loro.
• Cavalluzzi è rientrato nel suo veicolo e ha urlato: “Ti ucciderò”, prima di guidare sul marciapiede verso i manifestanti.
L’indagine è stata condotta dal detective Justin Hubbard della squadra investigativa del 109° distretto di polizia di New York.
L’assistente procuratore distrettuale Alexia Campoverde, del Career Criminal Major Crimes Bureau del procuratore distrettuale, ha perseguito il caso sotto la supervisione dell’assistente procuratore distrettuale Michael Whitney, capo dell’ufficio, e sotto la supervisione generale dell’assistente procuratore distrettuale esecutivo per i crimini maggiori Shawn Clark.