Comunicato stampa

IL QUINTO IMPUTATO ARRESTATO E ACCUSATO DI COSPIRAZIONE IN UN FURTO DI BENI DI LUSSO DA UN MILIONE DI DOLLARI ALL’AEROPORTO JFK NEL 2020

L’imputato rischia fino a 25 anni di carcere in caso di condanna.

Il procuratore distrettuale del Queens Melinda Katz, affiancata dal capo della sicurezza della polizia dell’Autorità Portuale John Bilich, ha annunciato oggi che Oscar Asencio, 32 anni, è stato incriminato e rinviato a giudizio presso la Corte Suprema del Queens per il suo ruolo nell’assistenza alla banda che avrebbe commesso due sfacciate rapine, rubando merci griffate per un valore di oltre 6 milioni di dollari all’aeroporto internazionale John F. Kennedy lo scorso anno. L’imputato è accusato di associazione a delinquere e possesso criminale di beni rubati per aver posseduto, protetto e venduto quasi la metà del valore di milioni di dollari di articoli firmati rubati durante la seconda rapina, tra cui gioielli e borse Chanel, scarpe da ginnastica Gucci, borse, occhiali da sole e abbigliamento.

Il procuratore distrettuale Katz ha dichiarato: “In fuga da ottobre, l’imputato è ora in custodia e sta affrontando accuse molto gravi. L’imputato è accusato di aver partecipato alla vendita di merce rubata all’aeroporto JFK per un valore di milioni di dollari. I nostri aeroporti dovrebbero essere sicuri sia per le persone che per le merci importate nella nostra regione. Una delle mie principali priorità è mantenere i nostri aeroporti sicuri per tutti i viaggiatori e per le merci importate, compresi i tanto necessari DPI, vaccini e altre forniture mediche che arrivano a New York”.

Il capo della sicurezza dell’Autorità Portuale, Bilich, ha dichiarato: “Questo sforzo di più agenzie ha dato ancora una volta i suoi frutti e ci ha permesso di continuare a proteggere il pubblico e a garantire la sicurezza di coloro che vivono e lavorano nella regione. Plaudiamo alla dedizione e all’impegno delle squadre di polizia del Dipartimento di Polizia dell’Autorità Portuale, dell’FBI e dell’ufficio del Procuratore Distrettuale del Queens che hanno contribuito a portare questo caso a una conclusione positiva”.

Asencio, della21a strada di Astoria, nel Queens, è stato chiamato in giudizio nel tardo pomeriggio di martedì davanti al giudice della Corte Suprema del Queens, Gene Lopez, con un’accusa di possesso criminale di beni rubati di primo grado e di associazione a delinquere di quarto grado. Il giudice Lopez ha rinviato l’imputato e ha fissato la sua prossima data per il 25 marzo 2021. Se condannato, Asencio rischia fino a 25 anni di carcere.

Il procuratore Katz ha dichiarato che, secondo le accuse, un gruppo di uomini – alcuni dei quali ex lavoratori dell’aeroporto – ha sfruttato le proprie conoscenze privilegiate sulle modalità di prelievo delle spedizioni all’aeroporto per accedere a un importatore di merci nel gennaio e nel maggio del 2020. Un coimputato si è recato presso l’ufficio di ricevimento dell’importatore e ha utilizzato documenti contraffatti per accedere a varie spedizioni di prodotti di design.

Secondo le accuse, nel primo colpo sono stati rubati più di 800.000 dollari in merce Prada. A maggio, oltre 5,3 milioni di dollari in prodotti Gucci e Chanel sono stati sottratti all’attività di importazione.

Secondo il procuratore, l’imputato Asencio avrebbe contribuito a proteggere la merce rubata a maggio e successivamente nascosta in un salone di bellezza non operativo tra Guy R. Brewer Boulevard e 147th Avenue a Jamaica, nel Queens. Il video di sorveglianza mostrerebbe Asencio sul posto mentre trasporta borse piene di oggetti rubati dentro e fuori l’edificio. L’imputato avrebbe anche aiutato a vendere gli oggetti rubati dal nascondiglio.

Tutta la merce è stata venduta, tranne circa 2,5 milioni di dollari. La polizia, in esecuzione di un mandato di perquisizione autorizzato dal tribunale, ha sequestrato montagne di scatole piene di borse, vestiti e altri accessori Gucci rubati. All’interno dell’edificio vuoto sono state trovate più di 1.000 borse, gioielli, occhiali da sole e accessori Chanel e articoli Prada.

L’indagine è stata condotta dai detective Nicholas Ciancarelli, Anthony Young, Daniel Tancredo, Joseph Pignataro, Phil Tysowski, Sergio Laboy, Francisco Romero, Katie Lewrey, Luis Santibanez e Tonya McKinley, della polizia dell’Autorità Portuale, sotto la supervisione del sergente Thomas Eddings, Sergente Dewan Maharaj, Tenente Jose Alba, Ispettore Hugh Johnson e sotto la supervisione generale del Capo dell’Ufficio Investigativo Criminale dell’Autorità Portuale Matthew Wilson, del Sovrintendente del PAPD Edward Cetnar e del Capo della Sicurezza della Polizia dell’Autorità Portuale John Bilich.

All’indagine hanno collaborato anche membri dell’Ufficio del Procuratore Distrettuale, in particolare gli Assistenti Procuratori Distrettuali Catherine Kane, Capo delle Investigazioni Aeroportuali e Vice Capo dell’Ufficio Grandi Crimini Economici, Elizabeth Speck dell’Ufficio Grandi Crimini Economici e il Tenente Detective Al Schwartz, dell’Ufficio Detective del Procuratore.

L’Assistente Procuratore Distrettuale Catherine Kane, Capo delle Investigazioni Aeroportuali e Vice Capo dell’Ufficio Grandi Crimini Economici, sta perseguendo il caso con l’assistenza dell’Assistente Procuratore Distrettuale Elizabeth Speck, anch’essa dell’Ufficio Grandi Crimini Economici, sotto la supervisione dell’Assistente Procuratore Distrettuale Mary Lowenburg, Capo dell’Ufficio Grandi Crimini Economici, e sotto la supervisione generale dell’Assistente Esecutivo Procuratore Distrettuale delle Investigazioni Gerard A. Brave.

**Le denunce penali e i rinvii a giudizio sono accuse. Un imputato è presunto innocente fino a prova contraria.