Comunicato stampa

UOMO DEL QUEENS CONDANNATO AL CARCERE PER AVER POSSEDUTO IMMAGINI DI ABUSI SESSUALI SU BAMBINI DI 6 ANNI

Il procuratore distrettuale del Queens Melinda Katz ha annunciato oggi che un 57enne residente nel Queens è stato condannato a 6 mesi di carcere dopo essersi dichiarato colpevole di possesso di prestazioni sessuali da parte di un bambino. L’imputato ha memorizzato numerose immagini di ragazzi – anche di 6 anni – che compiono vari atti sessuali con altri minorenni. Le immagini sono state trovate su diversi dispositivi elettronici nell’abitazione dell’imputato nel marzo 2018.

Il procuratore distrettuale del Queens Katz ha dichiarato: “Dichiarandosi colpevole, l’imputato ha ammesso di aver raccolto questo materiale – immagini che sono a tutti gli effetti foto di scene del crimine di bambini abusati sessualmente. L’imputato andrà in carcere per questo e dovrà anche completare un programma per autori di reati sessuali”.

L’ufficio del procuratore distrettuale ha identificato l’imputato come Mohamed Pasha, 57 anni, di Ferndale Avenue nel Queens. Pasha si è dichiarato colpevole di possesso criminale di prestazioni sessuali da parte di un bambino nell’ottobre 2019, davanti al giudice della Corte Suprema del Queens Bruna DiBiase. Ieri il giudice DiBiase ha condannato l’imputato a 6 mesi di carcere, seguiti da 10 anni di supervisione dopo il rilascio. In seguito a questo patteggiamento, l’imputato ha accettato di rinunciare ai suoi dispositivi elettronici e dovrà completare un programma per criminali sessuali, oltre ad essere obbligato a registrarsi come criminale sessuale a vita.

Secondo le accuse, ha dichiarato il procuratore distrettuale Katz, il 26 marzo 2018 Google ha avvisato il National Center for Missing and Exploited Children (NCMEC) che l’imputato aveva utilizzato il suo account Google per memorizzare 17 immagini e video grafici di ragazzi di età compresa tra 6 e 11 anni che compivano atti sessuali su altri ragazzi. Sulla base di queste informazioni, le autorità hanno citato in giudizio l’indirizzo IP associato all’account e hanno rintracciato la posizione di Pasha in un’abitazione situata in Ferndale Avenue.

Il 21 novembre 2018, le autorità hanno visitato l’abitazione di Pasha, dove ha ammesso di possedere il conto e un telefono cellulare trovato nell’abitazione. Un esame forense del telefono ha rivelato altre 26 immagini di ragazzi.

L’assistente procuratore distrettuale Elizabeth Speck, dell’Ufficio criminalità organizzata e racket del procuratore distrettuale, ha perseguito il caso sotto la supervisione degli assistenti procuratori distrettuali Kateri Gasper, capo dell’Unità crimini informatici del procuratore distrettuale, Gerard A. Brave, capo dell’Ufficio, Catherine C. Kane e Mary M. Lowenburg, vice capi.

**Le denunce penali e i rinvii a giudizio sono accuse. Un imputato è presunto innocente fino a prova contraria.